Musa di Raffaello, l‘arte e la vita del Maestro urbinate si intrecciano profondamente in questo capolavoro della pittura italiana.
Un’opera intima e scandalosa al contempo, una delle più iconiche di Raffaello, destinata alla sua sola visione e firmata dall’artista sul bracciale (Raphael Vrbinas).
Un quadro lontano dai canoni dell’epoca, con la sua nudità così esplicitamente espressa e ricco di elementi simbolici come la perla (in greco màrgaron, chiara allusione al nome dell’amata Margherita).
Un dipinto rimaneggiato più volte con molti dettagli inediti riemersi grazie al restauro:
Durante l’evento “Raffaello da vicino – tre giorni di studi, indagini e approfondimenti sulla Fornarina”, organizzato da Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini, il dipinto è stato eccezionalmente estratto dalla teca climatizzata nel quale è conservato.
È stata avviata una campagna di monitoraggio sul suo stato di conservazione attraverso innovative tecniche di acquisizione fotogrammetrica Gigapixel+3D e di digital imaging. La forma del supporto, delle pennellate e delle crettature è stata mappata con una precisione nell’ordine di decine di micron, su fronte, retro e lati dell’opera.
Le nuove tecnologie utilizzate hanno permesso di esplorare il dipinto come mai era stato fatto prima, fornendo importanti informazioni sul suo stato di conservazione. Studiosi e conservatori avranno così a disposizione un nuovo, prezioso strumento per la tutela di questo capolavoro.
Colori, toni e dettagli sono stati rilevati con una precisione e una nitidezza altrimenti impossibili da raggiungere.
Grazie a queste indagini, ad esempio, l’incarnato della Fornarina è risultato molto liscio, come quello di un viso reale, mentre il paesaggio alle sue spalle si è rivelato estremamente materico.
Urbinate di nascita, apprendista del Perugino, la sua vita fu breve e si spense a soli 37 anni, pare a causa di “eccessi amorosi”, lasciando ai posteri capolavori immortali. Il ritratto di quella che da molti è stata identificata come Margherita Luti, detta la Fornarina, è una delle opere più celebri di Raffaello, tra le ultime dipinte dall’artista.
Margherita Luti era figlia di un fornaio romano: da qui, forse, il nome dato all’opera nel Settecento. Margherita fu amante di Raffaello e soggetto di molti suoi dipinti (ad esempio la Galatea, la Madonna Sistina o la Velata), al punto che l’artista tenne sempre con sé la Fornarina.
La coppia fu soggetto di numerosissime opere d’arte. Un amore improvviso e profondissimo: Raffaello minacciò di sospendere i lavori alla Villa Farnesina, se non avessero permesso a Margherita di stare con lui presso il cantiere. Margherita Luti ricambiò con altrettanta devozione: dopo la scomparsa del pittore, si ritirò a vivere nel convento di Santa Apollonia.
La campagna di digitalizzazione
Una collezione esclusiva, la selezione dei capolavori che hanno cambiato per sempre il mondo della pittura, proposti grazie a riproduzioni fedeli agli originali in ogni dettaglio. Un progetto innovativo che coniuga le più avanzate tecnologie di acquisizione fotografica e stampa di Haltadefinizione e la competenza e la leadership di Franco Cosimo Panini Editore nella realizzazione di opere in facsimile e nell’ambito dell’imprenditoria culturale.
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